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Sindacato in Movimento
Amiche/ci,
a seguito delle sollecitazioni delle OO.SS., l’Azienda, in merito all’emergenza COVID ed in particolare alla situazione dei colleghi con fragilità, ha voluto fare, nel documento allegato, alcune precisazioni.
In particolare l’Azienda ha riferito che fin dall’inizio della pandemia, i provvedimenti governativi via via assunti hanno sempre previsto che “restano garantiti – nel rispetto delle norme igienico-sanitarie – i servizi bancari, finanziari ed assicurativi”, in quanto essenziali per il sostegno dell’economia delle imprese, delle famiglie e dei territori, fortemente colpita dagli effetti dell’emergenza sanitaria. La continuità di tali servizi è realizzata con efficacia grazie al forte impegno delle Parti nazionali che hanno condiviso in Protocolli di settore le misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid per garantire l’erogazione dei servizi del settore bancario.
Ciò ha consentito di accompagnare l’evoluzione della situazione sanitaria attraverso misure che hanno dimostrato la loro efficacia ad assicurare la prioritaria tutela delle Lavoratrici/Lavoratori e della Clientela.
In tale ambito il Gruppo Unicredit – anche grazie all’interlocuzione del Tavolo Covid – ha nel tempo sempre mantenuto un approccio prudente e tenuto alto l’impegno per la salute e la sicurezza delle persone.
Ciò posto, nel merito dei soggetti interessati dalle tutele per fragilità – consapevoli che il susseguirsi delle previsioni governative non è sempre di facile lettura – l’Azienda rileva che allo stato il quadro normativo conseguente alle disposizioni pubbliche sulla fruizione dello smart working è il seguente:
In relazione alla specifica situazione “personale” ed alla condivisa sensibilità di cui si è parlato insieme, vi confermiamo che nel Gruppo analoga possibilità viene consentita anche alle Colleghe in stato di gravidanza (pur se fattispecie non prevista dalle normative pubbliche).
Le Previsioni di legge tuttora in vigore (sino al 31 dicembre 2021) – cui si può ricorrere ove non sia possibile fruire dello smart working in considerazione dell’attività svolta – sono quelle dei congedi parentali COVID:
A livello di settore con i Verbali ABI del 12 maggio 2020 e del 30 aprile 2021 (di integrazione al Protocollo ABI del 28 aprile 2020), le Parti Nazionali hanno concordato (”Esigenze genitoriali”) che in relazione al permanere dei provvedimenti di sospensione dei servizi educativi per l’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, al fine di favorire le esigenze di cura dei genitori con figli di età fino a 14 anni – fermo il preventivo ricorso ai congedi indennizzati previsti dalla legge – ove necessario e compatibilmente con le esigenze di servizio anche della rete, le imprese potranno valutare congiuntamente agli organismi sindacali di Gruppo/aziendali soluzioni solidaristiche con ricorso alla “banca del tempo” di cui all’art. 23 dell’Accordo 19.12.2019 di rinnovo del CCNL ove costituita, ovvero a strumenti analoghi alimentati dai conferimenti da parte dei colleghi.
A fronte di ciò e delle sollecitazioni sindacali (Commissione Welfare e Delegazione) nel Gruppo UniCredit con il Verbale del 24 febbraio 2021 – cosi come modificato e integrato con il Verbale del 30 settembre u.s. – le Parti hanno confermato l’attenzione alle persone impattate dalle misure restrittive dovute all’emergenza pandemica nella cura dei figli di età fino a 14 anni, rinnovando in via eccezionale sino al 14 dicembre 2021 la “Banca del tempo Covid”.
Detto quanto sopra, l’Azienda, al fine di chiarire anche il punto del metodo adottato per le verifiche della documentazione di natura medica, rileva che:
– la condizione di “fragilità” prevista dalle norme di legge sul Covid non è legata in sé al riconoscimento della legge 104, ma è correlata alla maggiore rischiosità della condizione personale (tenuto conto della tipologia della disabilità) a fronte dell’attuale stato pandemico;
– in tale contesto, i Medici Competenti sono gli unici soggetti cui è attribuita dall’azienda la verifica della congruità formale della documentazione “sanitaria” presentata rispetto alle indicazioni di legge;
– ai Colleghi che hanno già una certificazione avallata dal Medico Competente non è richiesta nessuna ulteriore azione; i Colleghi invece che non hanno già ottenuto detta certificazione (perché non ne avevano la necessità, ad es perché operavano in remoto, ecc.), sono richiesti di trasmettere la documentazione sanitari solo ed unicamente alla casella del Medico Competente per la conseguente certificazione di cui si è detto;
– un’eventuale visita viene effettuata dai Medici Competenti stessi unicamente nei confronti dei Lavoratori/Lavoratrici che presentino richieste connesse a situazioni personali di fragilità (ad es se non supportate da documentazione di struttura sanitaria adeguata, ecc.).
Per concludere vi confermiamo che nelle prossime ore l’Azienda effettuerà nuove iniziative di sensibilizzazione a tutti i livelli circa l’assoluta importanza del rispetto delle regole e delle misure di salute e sicurezza in vigore nel Gruppo:
– delle prenotazioni degli slot di ingresso (così come alla mensa aziendale), attraverso la funzione “Prenotazione Ingressi”, disponibile nella sezione Self-Service di People Focus (per evitare ogni possibile rischio di sovraffollamento l’accesso continuerà a essere monitorato ogni giorno e ove un collega risultare presente in ufficio senza prenotazione riceverà una comunicazione, per conoscenza indirizzata anche al suo Responsabile);
– di garantire una rotazione equa su tutti i giorni della settimana per tutti i membri dello stesso team negli uffici – combinando presenza in sede e lavoro da remoto – concordando in anticipo con ognuno di loro le rotazioni.
A tal fine l’Azienda mette a disposizione anche le allegate Q&A (che successivamente saranno pubblicate nella sezione del Portale) al fine di fornire linee generali di approccio operativo uniformi nell’attuale fase transitoria.
La nostra Organizzazione rimane a disposizione per qualsiasi chiarimento.
Un caro saluto.
Siamo un sindacato radicato sul territorio, vicino ai lavoratori, tra i lavoratori, per ascoltare, per capire, per intervenire.